Comunicato stampa
Politica
- Zanoni (PD): "'Grazie Zaia'. Gigantesca campagna di manifesti
valutabile in centinaia di migliaia di euro. Il presidente dica da dove
vengono tutti questi soldi"
(Arv) Venezia 23 ago. 2019 -
“È incessante la richiesta che mi viene fatta da tanti cittadini che
vogliono sapere quanto è costata e da dove vengono i soldi investiti
nella gigantesca campagna di manifesti “Grazie Zaia” che hanno invaso
tutte le province e centinaia di comuni del Veneto. Il presidente della
Regione, che ha un ruolo istituzionale che lo obbliga alla trasparenza,
renda note queste informazioni”. La richiesta è del Consigliere
regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che, in
una nota, punta così l’indice “sull’affissione capillare dei mega
manifesti marchiati col simbolo della Lega di Salvini pensati per
ringraziare Luca Zaia alla luce dell’esito che hanno ottenuto le
candidature delle Colline del Prosecco, divenute Patrimonio dell’Umanità
Unesco, e di Cortina d’Ampezzo, sede, assieme a Milano, delle Olimpiadi
invernali 2026. A parte il fatto che vedendo quei manifesti
autoreferenziali sembra di stare nell’Iran dell’Ayatollah Khomeini, con
un gigantismo iconografico che tocca le vette dell’idolatria, c’è
davvero da chiedersi cosa ci sia nel dietro le quinte di questi mega
cartelloni. A occhio e croce, non credo di andare molto lontano se dico
che questa campagna è costata attorno al milione di euro”.
“Ha
pagato tutto la Lega? - chiede Zanoni - La stessa Lega che con sentenza
definitiva dovrà restituire allo Stato, cioè a tutti i cittadini, 49
milioni di euro spariti nel nulla? Capisco che dovrà pagarli attraverso
comode rate in 76 anni, ma la domanda resta: il Carroccio salviniano
dove trova i soldi per questa pubblicità milionaria quando ha questo
debito nei confronti dei cittadini?”.
Secondo
l’esponente dem “si tratta peraltro di pubblicità politica ingannevole,
visto che la candidatura olimpica è andata in porto non per merito di
Zaia ma attraverso un lavoro che si è svolto all’interno del Comitato
olimpico nazionale. Sull’altro fronte, quello Unesco, Zaia e la Lega
farebbero meglio a ringraziare i contribuenti veneti che hanno pagato
quasi un milione di euro, esattamente 823 mila euro, di tasca loro, per
elevare le Colline del Prosecco al rango di Patrimonio dell’Umanità.
Soldi spesi soprattutto per marketing quando sulla sanità e sociale
invece i fondi mancano e i cittadini sono chiamati a sborsare sempre di
più, con attese infinite e spostamenti di chilometri per le visite
specialistiche e cure mediche, per non parlare delle case popolari Ater
dove molti cittadini, spesso indigenti, si ritrovano in situazioni
terribili a causa di una legge ingiusta”.
Zanoni
annota quindi il fatto che “anche l’utilizzo, da parte del sito web
leganordligaveneta.org, dei simboli delle Olimpiadi 2026 e dell’Unesco a
scopi di propaganda è tutto da verificare nella sua correttezza; mi
chiedo se veramente il Comitato Olimpico e l’Unesco abbiano dato il
consenso all’uso dei propri simboli per il manifesto Grazie Zaia
pubblicato nella home page”. Ed in conclusione rinnova l’invito a Zaia:
“Non pretendo una risposta attraverso altri manifesti 6x3. Però è
doveroso che il presidente metta tutta la sua faccia per far luce su
questa vicenda dai giganteschi contorni opachi e dica chi ha pagato e
quanto è costata, e chi ha autorizzato l’uso dei loghi Unesco e
Olimpiadi. Poi se tra una sagra e un taglio di nastro gli resta una
mezz’oretta, vada a farsi un giro nella “Core Zone” del Sito Unesco e
osservi bene lo scempio ambientale in atto in questi giorni, con la
distruzione di boschi e l’impianto di decine di nuovi ettari di Prosecco
dopo la proclamazione Unesco; il tutto grazie ad autorizzazioni degli
uffici della Giunta regionale”.