Riceviamo e .... pubblichiamo
Buonasera, vi invio un racconto del viaggio in treno di ieri e oggi e una mia piccola riflessione.
Sono un pendolare della tratta Calalzo-Padova, definita da Legambiente una delle peggiori tratte d'Italia. Al peggio però non c'è mai fine!
Nonostante si dicesse che con l'orario cadenzato il servizio sarebbe migliorato, in questi due giorni i disservizi si sono moltiplicati.
Il treno 11075 con partenza da Belluno alle 5.48 unifica due treni molto importanti per la fascia pedemontana: l'ex treno passante per Cornuda alle 6.28 e quello delle 7.17, molto utilizzati dagli studenti. Ora tutti questi studenti sono costretti a prendere un unico treno. In foto la situazione di ieri all'interno del treno 11075 dopo la stazione di Montebelluna (mancano ancora due grandi stazione, Castelfranco Veneto e Camposampiero, dove molti sono stati costretti a restare a terra). Altro disservizio oggi, stesso treno, in ritardo di 49 minuti e molta gente costretta a usare la macchina per raggiungere la loro meta in orario, così oltre al prezzo dell'abbonamento si aggiunge quello della benzina.
E i disagi non sono finiti: treno 11077 delle 9.02 in ritardo sia ieri che oggi; stessi problemi al pomeriggio....dov'è il miglioramento tanto decantato dall'assessore Chisso? VERGOGNA!
Come volevasi dimostrare: l'incompetenza di Chisso è abissale, come è abissale (nonostante il ruolo) l'ignoranza del dirigente di Trenitalia S.p.A. - Trasporto Regionale.
Se è vero che ci hanno messo 22 mesi per partorire questo orario, siamo messi proprio bene.
Oltre alla beffa dell'orario c'è la beffa dei mezzi: automotrici costruite tra il 1957 e il 1960; carrozze (le più nuove) del 1978 e locomotori del 1980 (pochi).
Questi sono orari e treni che circolano su una delle linee più disatrate d'Italia.