A PROPOSITO DEL REFERENDUM ONLINE SULL'INDIPENDENZA DEL VENETO, RIPORTIAMO UN COMMENTO DI NATALINO BALASSO CHE LA DICE LUNGA SUL RISULTATO.
È indicibile la pressoché totale ignoranza della rete da parte della stampa. In Italia il 40% delle persone non sa decifrare un libretto delle istruzioni, mentre il 50% delle persone non sa come agire di fronte ad una pagina internet, semplicemente perché non ne ha mai viste.
Date queste premesse, come faccia la stampa a passare bovinamente le notizie rifilate dagli organizzatori di quella pagliacciata chiamata referendum per l'indipendenza del Veneto, senza nemmeno farsi due domande, testimonia dell'incompetenza di chi deve informare i cittadini.
Facciamo una botta di conti:
In Veneto, compresi bambini in fasce, anziani ultracentenari, gondolieri, suore e governatori del Veneto, ci sono 4.910.000 abitanti. Il numero delle persone che hanno votato per il referendum in un sito che si chiama già come il risultato che gli organizzatori vorrebbero (plebiscito.eu) sarebbe di 2.360.000 persone, cioè un numero di molto superiore al 100% delle persone che usano internet!
Che a promuovere tale referendum online sia gente che lavora in campo informatico e produce software non ha per niente messo la pulce nell'orecchio a giornalisti che probabilmente di internet conoscono youporn e poco altro.
Il governatore Zaia è liberissimo di partecipare a un gioco online, perché di questo si tratta, ma sostenere che questa cosa che è una truffa comunicativa abbia un senso, non dà lustro al suo governatorato, anzi, gli fa fare una bella figura di merda.
Sostenere che questo è il segnale che le tasse sono alte, è un ben misero argomento. Non servono referendum per capire che nel nostro Paese la tassazione è a livello di Nottingham, e non sarà certo una delle regioni a più alto tasso di evasione fiscale ad avere le carte in regola per farsene portavoce. È poi ben strano pensare che in Regione ci siano circa due milioni di partite iva, con tutte queste aziende, i dipendenti e gli impiegati del terziario quanti sono? 20 milioni di persone?
In definitiva, forse molti veneti (due milioni per gli organizzatori, 150.000 per la questura) vorrebbero una nazione (governata da chi poi?) con una nuova burocrazia, zero materie prime, totalmente dipendente dalle importazioni e con una moneta debolissima, ma che questa boutade sia trasformata in un plebiscito è fesseria che coloro che si fanno chiamare giornalisti dovrebbero guardarsi dal sostenere senza fare un minimo di ricerca seria dei dati.