Pubblichiamo i due articoli apparsi oggi (26.02.2015) sui giornali locali. Uno relativo al ridimensionamento del reparto di cardiologia e l'altro della riduzione del personale.
Le dichiarazioni del Direttore Sanitario Bortolo Simoni suonano come un requiem per l'ospedale montebellunese.
Parlando con i lavoratori dell'Ospedale, sono emerse alcune "verità":
- il trasferimento dell'elettrofisiologia a Castelfranco non è una scelta tecnica (non ci sarebbe motivo), ma un modo per depotenziare ulteriormente l'ospedale di Montebelluna;
- è una scelta solo politica come quella di non ricoprire l'incarico di direttore medico dell'ospedale di Montebelluna (apicalità riconosciuta dalle regione), ma di fare Facente Funzioni la nuova direttrice di Castelfranco (Chiara Berti);
- la riabilitazione cardiologica prevista in sostituzione dell'elettrofisiologia non giustificherà la presenza di un cardiologo H24 (si tratta di circa 100 pazienti/anno al posto di 700 ricoveri/anno di pazienti aritmici);
- i tempi per la ristrutturazione degli spazi per la riabilitazione possono essere inoltre dilatati all'infinito, in modo tale da non avere né questo né quello.
- la fretta di fare tutto entro settembre è molto sospetta; perché non attendere la nuova terna di direttori l'1.1.2016 per effettuare modifiche così importanti?
- una programmazione corretta prevede le uscite del personale e le relative assunzioni (concorsi) per non trovarsi nella situazione di vuoto con grave pregiudizio della salute dei cittadini.
Le Amministrazioni comunali della zona dovrebbero prendere posizione su tali argomenti e fare la voce grossa in seno alla Conferenza dei Sindaci ULSS8 per impedire tale pesante penalizzazione dell'ospedale.
I primi ad essere molto preoccupati sono gli internisti, i rianimatori, i chirurghi e gli ortopedici per la mancanza del cardiologo nelle 24 ore.
Tutto questo avviene per ragioni di "potere politico" e di risparmio economico, sulla pelle dei cittadini.
Basti pensare alla eliminazione dell'auto medica a Valdobbiadene per incrementare il personale medico in Pronto Soccorso a Montebelluna.
E i nostri sindaci cosa fanno? Niente!!!! Non una proposta o una presa di posizione.
Intanto continuiamo a pagare i debiti contratti da Zaia e compagnia per la costruzione in project financing degli ospedali di Montebelluna e di Mestre (le imprese amiche ringraziano)