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mercoledì 2 maggio 2012

EUROPA: E' ORA DI CAMBIARE!


ELEZIONI: VOLATA FINALE IN ITALIA, FRANCIA, GERMANIA. E’ SCONTRO DIRETTO TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA IN EUROPA. IL RESTO E’ DISTRAZIONE DI MASSA.
Volata finale per il primo turno delle elezioni amministrative che vedrà al voto nove milioni di italiani per il rinnovo delle amministrazioni comunali. La scadenza è decisiva. Se il centrosinistra dimostrerà la propria forza tutte le chiacchiere si sgonfieranno. Per questo, ogni tentativo di sviare l’attenzione dai veri problemi in queste settimane è stato messo in moto. Ferme restando le difficoltà del momento e anche lentezze e i problemi dei partiti, in queste settimane si è visto di tutto pur di non parlare del governo delle città e del confronto tra candidati e schieramenti di centrosinistra e gli altri: dalle provocazioni di Grillo, riprese e gonfiate dalla stampa, alle bizze di Berlusconi, dalle giravolte della Lega che invece di vergognarsi si sta producendo nel solito copione della rivolta fiscale (ancora!).
Nello stesso tempo in Francia prosegue la campagna per il voto del 6 con lo scontro diretto tra Francois Hollande e Sarkozy. Oggi confronto diretto in Tv, lo stesso confronto che Berlusconi ha sempre rifiutato, sapendo che con un avversario vero e non solo con giornalisti compiacenti, avrebbe potuto perdere.
Dai risultati elettorali francese, italiano e dalle votazioni che si terranno in due regioni fondamentali della Germania potrà venire anche un cambiamento decisivo della politica economica europea. Già la vittoria di Hollande al primo turno ha aperto nuove possibilità.
Per due anni, durante la crisi dei debiti sovrani, l`economia ha dato i voti alla politica europea. Voti pessimi, che hanno mandato a casa i governi di Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Finlandia, Olanda, Romania e Slovacchia. Ora, però, tocca alla politica dare i voti all`economia. E il giudizio non si annuncia più clemente. A fine settimana si terranno le elezioni presidenziali in Francia, le elezioni politiche in Grecia, le amministrative in larga parte d`Italia, le elezioni del Land cruciale dello Schleswig-Holstein in Germania. Il 13 maggio la Merkel subirà una nuova prova con il voto del Nord Reno - Westfafia. Il 31 maggio gli irlandesi andranno alle urne per scegliere se ratificare o bocciare il nuovo Trattato sull`Unione di bilancio. Per la prima volta nella storia del Vecchio continente, i cittadini di cinque Paesi diversissimi tra loro per dimensioni, cultura, condizioni socioeconomiche e assetti politici sono chiamati a votare per scelte apparentemente diverse ma dominate tutte da un`unica e identica questione europea. Decine di milioni di elettori si pronunceranno sulla decisione dolorosa del rigore finanziario con cui i loro governanti hanno deciso di affrontare la crisi dei debiti sovrani: un rigore diventato principio costituzionale comunitario con la firma del Trattato. Dopo anni in cui pareva che la dittatura dei mercati non consentisse alternative alla politica, imponendo a governi e parlamenti scelte obbligate attraverso i diktat di Bruxelles, ora la parola torna massicciamente agli elettori.