Nonostante il parere contrario del Comune e dei
cittadini supportati da Arianova, Regione Veneto e Provincia (Enti amministrati dalla Lega)danno l'ok a 2
nuovi impianti di combustione a Pederobba.
Su richiesta dei cittadini Arianova ha avviato una
mobilitazione per informare con incontri in piazza e per raccogliere i fondi
per i ricorsi al TAR.
Il Comune a fine luglio ha deciso di fare un ricorso
al TAR sui due necessari. Bene! La mobilitazione continua come e più di prima!
Arianova ha chiesto un incontro all'Amministrazione per coordinare gli sforzi.
I cittadini della Pedemontana stanno rispondendo molto
positivamente: il 12 luglio in piazza a Curogna 200 presenti, il
23 luglio in piazza a Pederobba 190, il 25 luglio a Onigo (al chiuso
per la pioggia) 60, al concerto Pedepallooza altre 200 persone
hanno ascoltato gli argomenti della protesta. A Cavaso il 28 agosto 50 persone,
a Covolo il 30 agosto altre 180, a Levada il 4 settembre solo 20, ma pioveva
:-).
I FATTI.
Nel 2011 in Provincia di Treviso si sono registrati
superamenti dei valori di PM10 per 102 giorni. L’Europa fissa la soglia
massima a 35 giorni. Livelli elevati di PM10 e altri inquinanti nell’aria
causano problemi respiratori, cardio-vascolari ecc. Pederobba è notoriamente
tra i primi 4 Comuni della Provincia per carico emissivo in atmosfera. L'ARPAV
ha misurato in modo incontrovertibile uno sforamento dei valori degli IPA
(cancerogeni, interferenti endocrini) pari a quasi il doppio dei valori di
legge.
In questo contesto Provincia e Regione tolgono le
centraline e autorizzano tranquillamente nuovi grandi impianti di
combustione... come i due cogeneratori di Pederobba.
In Italia e
in particolare in Veneto i cogeneratori stanno spuntando come funghi.
Molti di questi sono “stupidi" cioè recuperano solo l'elettricità e sono autorizzati a sprecare tutta l'energia termica. La Regione ha approvato due cogeneratori nel Comune di Pederobba.
Il primo è della Laser Industries srl, sarà ubicato in zona industriale e avrà un camino di 14.8 metri.
Il secondo è della Gasrom Srl e sarà ubicato a Curogna in via dei castelli, al confine con Cavaso.
L’impianto della Laser brucierà non meglio specificati oli vegetali e l’impianto della Gasrom brucierà legno e i tralci di vite trattati con pesticidi.
Nel raggio di pochi chilometri avremo un coinceneritore e due cogeneratori.
Questi ultimi funzioneranno 24 ore al giorno, tutto l'anno.
Molti di questi sono “stupidi" cioè recuperano solo l'elettricità e sono autorizzati a sprecare tutta l'energia termica. La Regione ha approvato due cogeneratori nel Comune di Pederobba.
Il primo è della Laser Industries srl, sarà ubicato in zona industriale e avrà un camino di 14.8 metri.
Il secondo è della Gasrom Srl e sarà ubicato a Curogna in via dei castelli, al confine con Cavaso.
L’impianto della Laser brucierà non meglio specificati oli vegetali e l’impianto della Gasrom brucierà legno e i tralci di vite trattati con pesticidi.
Nel raggio di pochi chilometri avremo un coinceneritore e due cogeneratori.
Questi ultimi funzioneranno 24 ore al giorno, tutto l'anno.
Chi garantisce per la salute e per la
qualità dell'aria?
Il vantaggio economico di due s.r.l. può
giustificare il peggioramento della qualità della vita di molti cittadini?
Quale futuro possono avere i prodotti
agricoli ed enogastronomici in un territorio dove sono presenti
coinceneritori e cogeneratori?
Gli impianti di Pederobba sono uno “stupido” in
quanto utilizza solo un minima parte del calore generato, l’altro “furbo” perché abilmente si è sostenuto che la
legna arriverà dal Piave e dai tralci delle viti: la prima insufficiente, i
secondi pericolosi da bruciare perché essendo pregni di veleni generano
diossina.
Questi impianti fruiscono di generosi incentivi
statali: per questo si possono permettere di sprecare fino al 60% dell’energia
(il calore che viene disperso).
Arianova ha chiesto al
Comune di non accettare misure compensative e di opporsi al TAR in entrambi i
casi.
Arianova informerà i cittadini di quanto
sta succedendo e sulle responsabilità dei soggetti in gioco e si rivolgerà al
Parlamento Europeo per chiedere se la Regione Veneto e la Provincia di Treviso
si stanno muovendo nel rispetto delle leggi comunitarie.
Se il Comune non si opporrà al TAR e se
i cittadini di Curogna, Onigo e Pederobba sosterranno l’azione sarà Arianova a
ricorrere al TAR.
Saranno necessari due ricorsi per una spesa complessiva di almeno 10.000 euro. I tempi sono stretti: i 60 giorni scadono i primi di settembre.
Saranno necessari due ricorsi per una spesa complessiva di almeno 10.000 euro. I tempi sono stretti: i 60 giorni scadono i primi di settembre.
E CORNUDA COSA FA? CHIEDEREMO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ESPRIMERSI SU QUESTO PROBLEMA CHE NON INTERESSA SOLO PEDEROBBA MA TUTTA LA ZONA (l'aria tira par in zo)
SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA
SOSTENIAMO DEMOCRATICAMENTE I COSTI DEI RICORSI AL TAR E DELL’INFORMAZIONE ALLA CITTADINANZA:
4.045 euro RACCOLTI al 14 settembre
Chi condivide questo
impegno può democraticamente contribuire alla copertura dei costi.
E' stato aperto un conto corrente
postale sul quale ognuno può, a titolo ufficiale o anonimo,
dare il proprio sostegno. Somma e iniziali di nome cognome saranno riportati sul sito dell'associazione:
per versamento con bollettino: c/c postale - 001006289100
dare il proprio sostegno. Somma e iniziali di nome cognome saranno riportati sul sito dell'associazione:
per versamento con bollettino: c/c postale - 001006289100
per versamento/bonifico bancario
IBAN: IT-54-W-07601-12000-001006289100
intestato a: ASSOCIAZIONE ARIANOVA, via del Cristo 19 Pederobba
causale: "contributo spese ricorsi TAR e informazione cittadinanza"
intestato a: ASSOCIAZIONE ARIANOVA, via del Cristo 19 Pederobba
causale: "contributo spese ricorsi TAR e informazione cittadinanza"