PD COMUNE DI CORNUDA -SIAMO IL PARTITO DELLE PRIMARIE.. DA NOI " NO TROTE"

La mia foto
Benvenuti nel sito del PD: quì troverai notizie che riguardano il Comune di CORNUDA. Partecipa anche tu scrivendo o mandando le tue foto a pdcornuda@gmail.com .Siamo su facebook in "PDCORNUDA".

domenica 7 ottobre 2012

ZAIA DICE "BASTA COSTRUIRE"! MA I FATTI SONO DIVERSI

ZAIA NON VUOLE PIU' ZONE INDUSTRIALI. LA LEGA IN REGIONE, IN PROVINCIA E NEI COMUNI APPROVA MOSTRI DI CEMENTO: ECCO COSA SUCCEDE A CASTELFRANCO VENETO.
pubblichiamo l'appello lanciato dal Segretario del PD castellano
Venerdì scorso in Consiglio Comunale hanno dato il via all'Ecomostro...
Hanno dato il via, senza i nostri voti, senza i voti della Consigliera Elena Magoga e senza i voti del Consigliere di Vivere Loris Stocco, dunque anche il PDL sarà responsabile di questo scempio.
L'Amministrazione di Castelfranco decide di:
  • -  Cambiare la destinazione d'uso di un terreno, da M3 (servizi, attività ricettive ecc) in D1 (Zona industriale) e di istituire un'asta nel giro di un mese
  • - Presentare "la decisione" in commissione Bilancio e Patrimonio lunedì 25 settembre e portare il tutto al voto in Consiglio venerdì 29 settembre; 3 giorni per cambiare in modo irreversibile il volto della città
  • - La documentazione viene inviata ai Consiglieri di minoranza  mercoledì 27 alle ore 21.00... , meno di 48 ore per studiare 50 pagine e poter fare gli interventi in merito…
  • - L'azienda che si dovrà insediare è la cartiera Rotocart, (il nome lo fa l'Assessore all'ubanistica sui quotidiani locali...), e saranno venduti e trasformati 120 metri quadrati per 900 mila metri quadrati di copertura.
  • - Per fare l'operazione si passa dai 120 mila cubi previsti a zona industriale a circa 900 mila metri cubi (in Consiglio comunale alla domanda sulla differenza tra i metri cubi oggi destinati a Z.I. e quelli che diventeranno con questa operazione l'Assessore all'urbanistica si è messo a fare conti con la calcolatrice perchè non sapeva che dire...)
  • L'insediamento è a pochissima distanza da alcune abitazioni e a poca distanza da due grosse frazioni (Salvarosa e Campigo), e faceva da cuscinetto tra la zona industriale vera e propria e i centri abitati.
  • Abbiamo chiesto che la vendita del terreno con la destinazione d'uso industriale sia vincolata all'assunzione di 200 lavoratori per un tempo definito, introducendo penali. Ci è stato risposto dal sindaco che nessuno comprerebbe con tale vincolo... Ma perchè se i posti di lavoro sono certi? Ma ci prendono proprio per dementi?
  • Il Sindaco sostiene che non ci sarà produzione di carta ma solo trasformazione (producono in Alsazia e trasformano a Castelfranco... Non oso immaginare il costo della carta igienica) dunque nessun utilizzo di acquanessun inquinamento ( una cartiera di queste dimensioni che produce preleva dalle falde acquifere una quantità d'acqua annua pari al consumo di 26.000 cittadini... praticamente un'altra Castelfranco in Castelfranco). Di fatto le cartiere sono classificate come industrie ad altissimo inquinamento ambientale: una volta partita l'operazione chi potrà impedire all'impresa di fare ciò che gli è più utile).Anche questo naturalmente non può essere "scritto nero su bianco" in nessun modo.
  • Il Sindaco sostiene, e lo hanno riportato nei documenti, che l'operazione non abbisogna della Vas (Verifica Ambientale Strategica) e dunque il via all'operazione sarà celere e immediata.
  • Ad oggi il sito non ha una viabilità in nessun modo adeguata ad una struttura di questo tipo. Nei pressi esiste il così detto “snodo ferroviario” che le ferrovie dello stato avrebbero dovuto insediare, ma avendo "declassato" Castelfranco come zona di basso interesse non ha mai preso vita...
  • Questa cartiera doveva essere costruita a Barcon nell'ambito del progetto industriale Macello/cartiera, ma dopo 2 anni la mobilitazione dei cittadini, insieme ad Associazioni Ambientaliste e altre organizzazioni sta bloccando il progetto, ecco perchè la Rotocart si rivolge a Castelfranco e il Comune che è fuori, ad oggi, dal patto di stabilità di 3 milioni e mezzo di euro coglie la palla al balzo.
  • Non è stata allegata ai documenti presentati la perizia che definisce il prezzo di vendita, che a 44 euro al metro, svaluta notevolmente la zona visto che la destinazione d'uso M3 aveva tutt'altro valore. Dicono che la perizia c'è, ma non hanno avuto modo di allegarla..

Purtroppo il voto contrario del nostro Gruppo e del Consigliere della Lista Civica della precedente amministrazione non è servito a bloccare questo scempio... Questo inizio di scempio...
La situazione è grave nei contenuti e nella forma; non abbiamo nessuna rassicurazione in merito all'impatto ambientale, alla reale possibilità di creare lavoro, alle problematiche legate alla viabilità, all'inevitabile svalutazione degli immobili che sono adiacenti a questa zona (Salvarosa, Campigo), l'amministrazione si comporta come se fosse "cosa loro", non danno ai Consiglieri la possibilità di documentarsi, stanno cercando di fare in pochi giorni (devono assolutamente avere la prima trance del pagamento definito in 4 milioni di euro entro il 30 novembre) quello che invece avrebbe bisogno di ben altre riflessioni, rispondono in modo confuso e approssimativo, arrogante e sordo a qualsiasi intervento.
Vorrei ricordare che a Castelfranco non abbiamo nemmeno una centralina che rilevi l'inquinamento dell'aria, pur essendo stati classificati come il comune più inquinato della Provincia di Treviso e dopo mesi di richieste all'Assessore all'ambiente e al Sindaco perchè l'Amministrazione si mobilitasse con l'Arpav non si è fatto assolutamente nulla; credere che siano preoccupati o abbiano una visione progettuale sulla tutela dell'ambiente è davvero difficile.
Chiedo a tutti i cittadini di aiutarci a fare chiaro in un'operazione che, se andasse in porto, cambierebbe il volto di Castelfranco per sempre, e da come è nata l'operazione, non certo in meglio!
In molti ci hanno già contattato per formare un comitato, per mettere in piedi un movimento d'opinione trasversale, non è una battaglia del PD, è la battaglia dei Castellani che non intendono accettare supinamente decisioni prese sulla loro testa e su quella dei loro figli; abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per evitare uno scempio irreversibile.
Laura Viola
Segretario del Circolo PD di Castelfranco Veneto