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sabato 6 agosto 2016

PISTE CICLABILI. ARRIVANO I SOLDI DALLO STATO




Decreto mobilità, 35 milioni di euro per piste ciclabili, car-sharing e mobilità sostenibile

Decreto mobilità, firmata la bozza che prevede fondi per 35 milioni di euro per il programma nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro
Il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha firmato lo schema di decreto ministeriale concernente il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, contente misure introdotte dal Collegato Ambiente.
Il Collegato Ambiente (legge 221/2015) ha stanziato 35 milioni di euro per la realizzazione del programma finalizzato al contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali mediante la realizzazione di piste ciclabili e percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro.
Decreto mobilità: finalità, destinatari, tipologie dei progetti
Nel decreto sono individuate le tipologie di progetto finanziabili, al fine di incentivare iniziative strutturali di mobilità sostenibile negli spostamenti tra casa, scuola e lavoro, in linea con gli obiettivi di riduzione di emissioni di gas serra. In particolare è prevista:
  • la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva ovvero condivisa a basse emissioni, che possono includere iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, scooter sharing, nonché altri servizi destinati al collegamento di aree a domanda debole
  • la realizzazione e adeguamento di percorsi protetti, quali le corsie ciclabili e le Zone 30 (aree con limite di velocità fissato a 30 km/h)
  • la programmazione dell’uso di mezzi a basse emissioni negli spostamenti per motivi scolastici e lavorativi, quali visite didattiche e spostamenti per motivi di servizio
  • i programmi di formazione sull’educazione stradale e sulla guida ecologica
  • i programmi di riduzione del traffico e dell’inquinamento, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni in prossimità di scuole, università e luoghi di lavoro
  • la cessione di buoni mobilità, consistenti in voucher prepagati che consentono l’acquisto di beni e servizi per favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile
  • la promozione dell’uso di mezzi a basse emissioni nei tragitti casa, scuola e lavoro
  • la realizzazione di altri progetti di mobilità sostenibile per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro
Potranno accedere ai finanziamenti gli Enti locali con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Ciascun Ente potrà presentare un solo progetto, anche in associazione con altri Enti.
Decreto mobilità, la procedura per l’assegnazione delle risorse
Gli enti locali avranno 3 mesi di tempo per inviare al Governo i loro progetti; entro 60 giorni il Ministero dell’ambiente ripartirà le risorse e indicherà la quota di cofinanziamento, con apposito decreto.
Il Ministero coprirà tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, fino a un massimo di un milione di euro per i singoli Comuni e 3 milioni per le aggregazioni di Comuni; il cofinanziamento minimo sarà pari a 200.000 euro.
Le risorse saranno erogate gradualmente, in base allo stato di avanzamento lavori: il 30% del finanziamento si avrà già dopo aver presentato il programma dettagliato degli interventi.
Una volta certificato uno stato di avanzamento pari al 25% del progetto, l’ente incasserà una seconda quota pari al 25%; e così via, fino ad arrivare al saldo finale.
In caso di mancata esecuzione, il ministero potrà intervenire per la revoca dei fondi.
Il testo è ora all’esame dei pareri parlamentari.