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mercoledì 10 aprile 2019

Risposta interpellanza Area Cenacchi


DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 12 DEL 29/03/2019 

IL SINDACO – PRESIDENTE dà lettura dell’interpellanza presentata dal gruppo
consiliare Cornuda Bene Comune – Lista Civica relativa al recupero, riqualificazione, messa
in sicurezza bacino idrico e sistemazione a parco area Cenacchi, datata 19/03/2019 ed
acquisita al protocollo dell’Ente il 20/03/2019 al n. 4129, allegata alla presente
deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale.
Ringrazia dell’opportunità che i consiglieri di minoranza danno con questa
interpellanza di illustrare le diverse fasi, le difficoltà e le prospettive per quest’area che per
decenni è stata al centro dei dibattiti del Consiglio Comunale e che invece in questo
mandato ha trovato soluzione. Espone di seguito le varie fasi tecnico politiche che hanno
portato all’attuale situazione dando lettura del proprio intervento:
“Con delibera n. 157 del 10.11.2016 la Giunta Comunale ha approvato il progetto
definitivo-esecutivo inerente all’ ‘’O.P.2016.03 –Recupero, riqualificazione, messa in
sicurezza bacino idrico e sistemazione a parco – Area Cenacchi” per un importo di €
401.367 (Iva compresa). L’intervento aveva ed ha lo scopo di riqualificare un’area
degradata, ferma da quasi quarant’anni, secondo dei contenuti così sintetizzabili:
riqualificazione e messa in sicurezza del bacino idrico di proprietà comunale, con
mantenimento ed eventuale potenziamento, della funzione di laminazione idraulica delle
acque meteoriche provenienti dal corso d’acqua Rù Nero; collegamento di via Monte Sulder
e del Parco dei Marinai con l’area del bacino idrico posta a nord, attraverso l’acquisizione al
patrimonio comunale di una porzione di area di 5000 mq.; sistemazione a parco e fruizione
di tale area e delle aree esistenti contermini, una volta riqualificato il bacino idrico;
conferma e migliore fruizione delle servitù esistenti, con definizione di un percorso ciclopedonale
in coincidenza con le stesse, opere di riqualificazione agronomica dell’area
boscata.
Con nota del 2.12.2016 la confinante società Monica srl ha manifestato la propria
disponibilità ad accollarsi l’esecuzione dell’opera, ponendo come condizione, l’attuazione per
stralci in funzione delle tempistiche di apporto del materiale terroso che, secondo il
progetto, doveva essere solo di natura vegetale.
In merito alle tempistiche dell’opera, già nelle delibere di Giunta nn.157 e 189 del
2016 hanno riconosciuto che non era possibile redigere un cronoprogramma dettagliato,’’ in
quanto l’attuazione della stessa è legata a fattori non determinabili dall’Amministrazione
Comunale, quali: fornitura gratuita di tutto il materiale di riempimento da parte di ditta
esterna; disponibilità del Comune ad accollarsi eventuali stralci non realizzati direttamente
dalla ditta confinante, a causa del protrarsi del conferimento del materiale necessario”.
Inizialmente l’apporto di materiale doveva avvenire per tramite di un accordo con la
SIS, ovvero la società che sta costruendo la Superstrada Pedemontana Veneta, la quale
avrebbe dovuto chiedere al Commissario straordinario dell’opera ( vedi Legge Obiettivo
sulle Grandi Opere), l’autorizzazione a modificare il proprio Piano Terre, indicando anche l’ex
area Cenacchi nel Comune di Cornuda, come sito di conferimento.
Come più volte comunicato ai consiglieri sia nelle sedute del Consiglio Comunale, sia
in altri momenti istituzionali, il cambio di normativa ha pregiudicato le tempistiche per
realizzare questo obiettivo. Infatti dal 1 gennaio 2017 l’opera è passata nella competenza
diretta della Regione senza alcuna deroga, quindi in gestione ordinaria. Questo avrebbe
previsto una procedura più lunga ed articolata per la modifica del Piano Terre, addirittura
con un passaggio al C.I.P.E.
Considerando la situazione l’Amministrazione Comunale ha valutato di proseguire la
sistemazione dell’ex area Cenacchi autorizzando altre ditte al conferimento presso l’area di
proprietà. Dal 9 gennaio 2017 al 1 febbraio 2019 sono state autorizzate ventitré
conferimenti per un totale di 49.520 metri cubi. Tutte le certificazioni sono depositate agli
atti, presso l’ufficio tecnico comunale. Attualmente al fine di completare un’area mancante,
saranno autorizzati altri apporti di terreno.”
Ritiene corretto puntualizzare ancora una volta il fatto che era competenza del
Comune di Cornuda autorizzare i conferimenti e recuperare il materiale necessario, mentre
alla ditta esecutrice dell’opera spettava il compito di sistemare l’area.
Prosegue con la lettura dell’intervento:
“Con deliberazione di Giunta Comunale n. 179 del 27.11.2018 sono stati forniti i
seguenti ulteriori indirizzi con la finalità di definire una variante finale per la conclusione dei
lavori volta ad adeguare alcune indicazioni progettuali relative alle opere di sistemazione
inizialmente previste nel progetto approvato, ed in particolare:
· conservare la pista di cantiere quale strada definitiva di accesso carraio all’area
anziché riproporre la stessa allo stato originario, ripristino questo che non garantirebbe
un’adeguata fruizione dell’area;
· valutare, di conseguenza, la possibilità di attivare misure compensative della minor
superficie boscata conseguente al mancato ripristino della pista di cantiere;
· tenere separata la viabilità ciclo-pedonale da quella veicolare, riqualificando le
servitù già in essere a favore del Comune di Cornuda;
· studiare un’ipotesi di sistemazione finale dell’area che preveda adeguati percorsi
pedonali di collegamento interno da e verso lo specchio d’acqua, riporto di terreno vegetale
idoneo per il successivo inerbimento e piantumazione di essenze arboree specificamente
individuate, collocazione di staccionate e/o altri elementi di delimitazione lungo il perimetro
del lago, posa di elementi di arredo urbano;
· soprassedere alla realizzazione di un ponte pedonale sul Rù Nero di collegamento
con il Parco dei Marinai di Via Monte Sulder, sfruttando piuttosto un’area già esistente poco
più a sud da portare in quota e regolarizzare;
Facendo seguito ai nuovi indirizzi contenuti nella delibera di Giunta n. 179 del
27.11.2018, e all’incontro tra la ditta e l’Amministrazione Comunale del 16.01.2019, è
giunta agli atti di questo Comune una nota a firma Monica Srl, con la quale la Ditta
esecutrice dei lavori, comunicava:
· che a causa del prolungarsi dei lavori oltre i termini inizialmente previsti nel
cronoprogramma a causa dalla mancata fornitura di terreno da parte dell’amministrazione
comunale, e a causa dell’accoglimento delle nuove indicazioni di indirizzo, sono previsti dei
maggiori costi di lavori per € 52.272,00.=;
· che la stessa intende farsi carico dei maggiori costi previsti, per i lavori e le relative
spese tecniche;
· che le spese per la piantumazione di alberi e arbusti (esclusa la formazione del
tappeto erboso già prevista) siano a carico del comune.
Il Comune di Cornuda ha dato seguito a questo accordo con la delibera n. 22 del
28/02/2019 nel quale si è dato atto che il tempo utile per l’esecuzione dei lavori sarà rivisto
in aumento, in quanto l’approvvigionamento del materiale terroso che garantito dal Comune
(inizialmente definito in mesi 18) non si è concretizzato nei modi e nei tempi inizialmente
previsti e ha riconosciuto i nuovi impegni con il privato.
Per quanto riguarda le spese per la piantumazione di alberi e arbusti è stato affidato
un incarico all’ Agrotecnico dott. Antonio Samaretz, il quale ha presentato nei giorni scorsi il
“Progetto della sistemazione a verde del bacino idrico e di una porzione di area a parco ex
Cenacchi”,( i cui elaborati apro ora).
Gli obiettivi del progetto sono: creare una ambito ad elevato valore naturalistico e
della memoria; ridurre i costi gestionali dell’area; preservare la qualità del corpo d’acqua
prevenendo fenomeni di eutrofizzazione estivi prevedibili a causa della natura del terreno
presente. Il progetto è diviso in due ambiti, come di seguito sommariamente descritti.
L’ambito a parco, liberamente accessibile dal pubblico, prevede: l’apertura di un
cono visuale con il Parco dei Marinai con la parziale rimozione della siepe in carpino
esistente, la realizzazione di un brolo di frutti dimenticati con all’interno un corridoio di
biodiversità, importante per l’entomofauna, la realizzazione di un viale di carpini per
segnare il confine con l’ambito di lottizzazione a sud, la realizzazione di fasce arbustive.
L’ambito del bacino idrico, non liberamente accessibile dal pubblico, raggruppa gli
interventi in una successione di tre stralci temporali, in ordine di urgenza di realizzazione.
Il primo stralcio, la cui realizzazione dovrà avvenire prima dell’estate per contenere i
fenomeni di eutrofizzazione dell’acqua e creare un rifugio sicuro per gli anfibi, prevede: la
piantumazione delle piante nella zona del bagnasciuga, la piantumazione degli arbusti nella
prima scarpata di collegamento con l’acqua e della prima scarpata lontana dall’acqua, la
posa di ciottolame misto come rifugio per gli anfibi in tre ambiti.
Il secondo stralcio prevede il riordino delle scarpate e del bosco.
Il terzo stralcio prevede: la piantumazione di una scarpata con arbusti, il ripristino
della fascia boscata esistente, la semina dei prati nelle fasce di viabilità.
La realizzazione dei vari ambiti/stralci prevede il seguente impegno economico
stimato: ambito a parco da € 9.800,00 a € 10.800,00, ambito del bacino idrico:
1. Primo stralcio € 26.980,00
2. Secondo stralcio € 21.400,00
3. Terzo stralcio € 15.486,00 ”
Dichiara che l’Amministrazione non vuole fermarsi alla sistemazione e alla messa in
sicurezza dell’area ex Fornace Cenacchi, ma si sta impegnando perché questa zona,
recuperata dopo quarant’anni, diventi qualcosa di più: progettando un luogo dove
valorizzare la biodiversità del nostro territorio. Non si vuole realizzare un semplice parco, il
Comune di Cornuda avrà qualcosa in più.
IL CONSIGLIERE COMUNALE BOLZONELLO FERDINANDO: ritiene che non siano
chiari alcuni passaggi. L’opera è sempre stata considerata urgente, ma non è chiaro quale
tipo di autorizzazione abbia dato luogo allo scarico di materiale in un’area così naturalmente
sensibile. Ritiene che un semplice progetto di opera pubblica comunale sia un iter troppo
semplicistico a fronte dell’importanza dell’intervento. In nome dell’urgenza il comune ha
perso l’introito derivante dal conferimento del terreno, senza peraltro conseguire lo scopo di
accorciare i tempi di realizzazione. Inoltre la cessione di una parte di strada comunale alla
lottizzazione privata non pare così favorevole per il Comune.
IL SINDACO – PRESIDENTE: risponde che l’urgenza a cui l’Amministrazione si è
sempre riferita era dovuta, non al terreno della Pedemontana, ma ad un fronte frana
esistente di circa 80 metri e alla relativa pericolosità dell’area. Le diverse procedure tecniche
adottate sono correte, non si tratta infatti di una bonifica ma di una mera sistemazione
dell’area. Ritiene che non ci sia stata perdita di introito per il conferimento del terreno, in
quanto il comune avrebbe dovuto pagarne l’eventuale acquisto, si tratta quindi di una
compensazione con i privati. Il Comune era in prima linea nei controlli del materiale
conferito, essendo l’Ente che dava le autorizzazioni agli sversamenti.
IL CONSIGLIERE COMUNALE DE BORTOLI GIANPIETRO: chiede delucidazioni
sulla nuova strada del cantiere che poi diventerà quella definitiva: sembra alta rispetto al Ru
Nero e potrebbe creare un forte dislivello come pista ciclabile.
IL SINDACO – PRESIDENTE: risponde che la strada è in corso di definizione,
mancano diverse compensazioni con i privati, quindi alcuni particolari tecnici non sono
ancora definiti. La scelta dell’Amministrazione per il mantenimento di questo tracciato,
rispetto al progetto iniziale, è tesa ad evitare l’aumento di traffico di passaggio in via Monte
Sulder e via Monte Tomba.
IL CONSIGLIERE COMUNALE COMAZZETTO GIUSEPPE: puntualizza che
l’urgenza di mettere in sicurezza la frana era dovuta al fatto che il lago aveva molta acqua,
ed in caso di cedimento del fronte l’acqua avrebbe invaso il centro del paese.
IL CONSIGLIERE COMUNALE BOLZONELLO FERDINANDO: chiede lumi rispetto
alla notizia di percolazioni inquinanti in quell’area.
IL SINDACO – PRESIDENTE: risponde di essere a conoscenza del fatto e che ha
già contattato i privati per un incontro, anche se non si