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mercoledì 10 aprile 2019

Risposta interpellanza Bechèr

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13  DEL 29/03/2019

IL SINDACO – PRESIDENTE: dà lettura dell’interpellanza presentata dal gruppo
consiliare Cornuda Bene Comune – Lista Civica relativa alla demolizione dell’ex Salumificio -
Bechér, datata 19/03/2019 ed acquisita al protocollo dell’Ente il 20/03/2019 al n. 4148,
allegata alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, continua
dando lettura del proprio intervento:
“In merito all’interpellanza urgente presentata dalla lista civica Cornuda Bene
Comune, firmatario il capogruppo Gianpiero De Bortoli voglio precisare fin da subito che non
potremo essere esaustivi, in quanto stiamo concludendo in questi giorni delle valutazioni.
Premetto due cose:
1) in questo genere di lavori possono capitare sospensioni e variazioni in corso d’opera. (vedi ex Cenacchi);
2) Togliamo subito ogni dubbio sulla natura‘’inquinata’’ del sito. Per essere definito inquinato dovrebbe essere accertata una alterazionedelle caratteristiche qualitative del suolo, sottosuolo ed  acque sotterranee tali da rappresentare un rischio per la salute umana. Queste situazioni sono disciplinate dagli artt.239 e ss. del Codice dell’Ambiente il quale prevede tutta una serie di attività di bonifica e ripristino. E’ evidente che se fossimo stati in questa condizione i lavori non sarebbero
potuti nemmeno partire.
Sull’area dell’ex Salumificio sono stati effettuati da parte di una ditta specializzata
ben 28 campionamenti sui materiali presenti e dalle indagini analitiche è emerso che non si
tratta di un sito inquinato. I campionamenti sono stati fatti sia all’interno, che all’esterno dei
fabbricati, tanto sui materiali, quanto sui terreni.
Come si può rilevare dal verbale di sospensione lavori, il cantiere in Via XXX Aprile
1945 è fermo perché durante l’esecuzione dei lavori nelle fasi di demolizione dei pavimenti,
solai e pareti, sono stati rilevati strati interni di materiali eterogenei, quali guaine
bituminose e formazioni soprapposte di pavimenti pvc, di cui quelli inferiori, risalenti agli
anni 70/80, fissati con colle in amianto.
Le analisi chimiche svolte dall’impresa nei giorni scorsi hanno confermato che non si
tratta di materiali inquinanti e pericolosi, ma di lavori aggiuntivi che devono essere valutati
con l’impresa e la direzione lavori ed approvati dal Comune con un’apposita variante.
Su un complesso di 62.000 mc di volume e 7.000 mq di superficie da demolire alcuni
aggiustamenti in corso lavori possono esserci.
Lo stanziamento per quest’opera è di seicentosettantamila euro, per cui abbiamo
circa centocinquantamila euro ancora a disposizione. Dobbiamo tener conto che nelle
valutazioni in corso non ci sono solamente costi aggiuntivi ma anche minori lavorazioni e
variazioni a favore dell’Amministrazione.
Pertanto, come detto all’inizio, saremo più chiari nei prossimi giorni, appena verrà
messa a punto la variante. Riteniamo, anche dopo gli incontri svolti con i professionisti
incaricati dal Comune e con l’impresa, che i lavori possano iniziare nel giro di quindici
giorni, non appena definita la parte procedurale”.
Si dichiara disponibile a parlare di nuovo dell’argomento nel prossimo Consiglio
Comunale, oltre a rendere disponibile la documentazione che il tecnico incaricato stilerà per
la variante.
IL CONSIGLIERE COMUNALE DE BORTOLI GIANPIETRO: dichiara che le
interpellanze presentate hanno carattere di urgenza in vista della scadenza elettorale.
Chiede di avere aggiornamenti appena disponibili e considera aperta questa interpellanza.
Dichiara che nel verbale di sospensione dei lavori citato dal sindaco sono descritte quattro
motivazioni e ne dà lettura. Segnala di essere in possesso di un parere di un esperto e
chiede che sia allegato all’interpello e verbalizzato nella speranza che possa essere utile, ne
dà lettura.
IL CONSIGLIERE COMUNALE BOLZONELLO FERDINANDO: chiede come sia
stato possibile che i 28 campionamenti non abbiano rilevato la presenza della colla di
amianto e del linoleum o la presenza di vasche interrate.
IL SINDACO - PRESIDENTE: chiarisce che se tali nuove rilevazioni sono frutto di
un errore precedentemente fatto, il Comune ha già avvisato la ditta competente che è
disposto ad adire alle vie legali e gli errori saranno pagati da chi li fatti.
IL VICESINDACO, ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, GALLINA ENRICO: dà
lettura delle concluse delle indagini chimiche che sono state svolte e chiede sia messa a verbale.