"Dove sono finiti i fondi ex
legge 16/2001 per il Fondo per la disabilità?"
“Dove sono finiti i soldi che, secondo
la legge regionale, dovrebbero finanziare il Fondo per la disabilità?”.
A chiederlo in una nota sono il
consigliere regionale del PD, Claudio Sinigaglia e la senatrice democratica,
Laura Puppato.
I due esponenti fanno riferimento alla legge regionale 16/2001, promulgata
per il riparto dei fondi finalizzati ai programmi di inserimento lavorativo
delle persone con disabilità. “I fondi – spiegano i due esponenti democratici -
derivano dagli esoneri totali o parziali delle aziende e dalle sanzioni
comminate alle stesse per il mancato rispetto della legge 68/1999 e ammontano
più o meno a 7 milioni all’anno, almeno fino al 2011, ultimo anno in cui questa
spesa è impegnata. Il 2013 – precisano - è l’ultimo anno in cui la Regione ha
deliberato la ripartizione dei fondi tra le Province, relativi però ai fondi
dell’annualità 2011. Non si capisce, quindi, cosa abbia fatto la Regione dei
fondi che hanno continuato ad entrare nelle casse venete dal 2012 ad oggi,
nonostante non fossero più girati a Provincie e aziende socio-sanitarie”. “ Le risposte
date finora dall’Assessore Elena Donazzan – aggiungono Sinigaglia e Puppato -
sono del tutto insoddisfacenti. Stante anche l’assenza di impegni nella
proposta di bilancio di previsione per il 2016, finora le ULSS hanno continuato
i programmi di inserimento lavorativo, ma non è possibile continuare ad agire
sulla base di fondi di cinque anni fa. L’Ulss 8, ad esempio, ha dovuto ridurre
gli indennizzi per i tirocini socializzanti, finanziati con la quota pro capite
dei Comuni, ma oggi a rischio, perché le aziende devono devolvere propri fondi
per sanare il vuoto lasciato dalla Regione”. “L’Ulss 8 non è l’unica azienda
socio-sanitaria andata in sofferenza: la situazione sta via via diventando più
problematica - proseguono - e serve una presa di coscienza da parte dell’Assessore
Donazzan e della Regione per sbloccare i fondi, che ci sono e che vanno
vincolati alla loro destinazione. La pratica per cui di fronte ad un problema
si attacca il Governo, in questo caso incolpevole, anziché provare a
risolverlo, è inaccettabile e dannosa per tante famiglie venete”. “Chiediamo
che la Regione sani questo vuoto già con il bilancio di previsione 2016: non è accettabile,
infatti, che a pagare per problemi economici siano sempre le persone più deboli
e le famiglie che dovrebbero avere maggiori tutele. Molte famiglie e
associazioni – concludono Sinigaglia e Puppato - ci hanno chiamati allarmate
per quanto sta succedendo e sul futuro di questi importanti progetti ,che
riguardano i loro figli, mentre le categorie datoriali si trovano nell’incredibile
situazione di dover pagare due volte, per gli esoneri e per le corse lavoro che
dovrebbero essere pagate con quanto già stanziato”.