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domenica 22 maggio 2016

CONSUMO DEL SUOLO. DDL IN DIFESA DELL'AGRICOLTURA

Consumo del suolo: arriva il via libera della Camera al ddl in difesa dell’agricoltura dall’erosione continua di buon suolo agricolo. Ecco i punti principali


Il 12 maggio 2016 la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato al fine di indicare i princìpi fondamentali per una maggiore tutela e valorizzazione del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica.
Il disegno di legge contiene misure riguardanti incentivi alla rigenerazione urbana, riuso degli edifici sfitti e delle aree dismesse, riqualificazione energetica, demolizione e ricostruzione degli edifici energivori.
L’obiettivo generale è quello di azzerare entro il 2050 il consumo del suolo, ma anche quello di valorizzare e proteggere il territorio, con particolare attenzione alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, per promuovere e salvaguardare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente.
Ecco i contenuti principali del ddl.

Consumo di suolo

Il consumo di suolo dovrà essere pari a zero entro il 2050, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’UE; questa la previsione da effettuarsi attraverso le nuove fasi procedurali indicate nel provvedimento.

Rigenerazione urbana

Disposizioni finalizzate alla rigenerazione urbana sono state indicate, con la previsione di una procedura a più fasi per l’individuazione degli ambiti urbanistici da sottoporre prioritariamente a interventi di ristrutturazione urbanistica e di rinnovo edilizio e l’individuazione di interventi sostitutivi per garantire il completamento della procedura medesima.

Rigenerazione delle aree urbanizzate degradate

Una delega al Governo è prevista per l’adozione, entro 9 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di uno o più decreti legislativi volti alla semplificazione delle procedure per gli interventi di rigenerazione delle aree urbanizzate degradate da un punto di vista urbanistico, socio-economico, paesaggistico e ambientale, nel rispetto delle norme sulla difesa del suolo e della riduzione del rischio idrogeologico.

Compendi agricoli neorurali

Le regioni ed i comuni, nell’ambito degli strumenti urbanistici di propria competenza, possono qualificare come compendi agricoli neorurali gli insediamenti rurali locali, se rispettate talune condizioni.

Divieto di mutamento di destinazione

Le superfici agricole che hanno ricevuto finanziamenti europei legati alla politica agricola comune (PAC) ed alla politica di sviluppo rurale, per un periodo di cinque anni dall’ultima erogazione, non possono essere destinate ad uso diverso da quello agricolo e non possono essere oggetto di interventi di trasformazione urbanistica.

Misure di incentivazione

Nella concessione di finanziamenti statali e regionali finalizzati agli interventi di rigenerazione urbana e di bonifica dei siti contaminati viene attribuita priorità ai Comuni iscritti nel registro degli enti locali, nel rispetto della disciplina di settore e agli interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura urbana e il ripristino delle colture nei terreni agricoli incolti, abbandonati, inutilizzati o in ogni caso non più sfruttati ai fini agricoli.

Registro degli enti locali

L’istituzione di un registro presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali dove sono iscritti i comuni che hanno adeguato i propri strumenti urbanistici a quanto stabilito dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano in ordine alla riduzione quantitativa di consumo di suolo e ai criteri e modalità da rispettare nella pianificazione urbanistica comunale e nei quali non è previsto consumo di suolo agricolo o è prevista una riduzione del consumo di suolo superiore alla quantità definita dalla regione di appartenenza.

Destinazione dei proventi dei titoli abilitativi edilizi

I proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal disegno di legge e dal Testo Unico in materia edilizia (dpr 380/2001) sono destinati esclusivamente:
  • alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria
  • al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici
  • a interventi di riuso e di rigenerazione
  • ad interventi di demolizione di costruzioni abusive
  • all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico
  • a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio
  • a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura in ambito urbano.

Disposizioni transitorie e finali

Viene, infine, disposta una disciplina transitoria da applicare a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge e fino all’adozione dei provvedimenti di attuazione della riduzione del consumo di suolo, che devono essere adottati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano entro il termine di 3 anni.
Approvato dalla Camera in prima lettura il provvedimento è ora all’esame del Senato.